L'odio
Dopo una notte di guerriglia urbana con la polizia, scatenata dalla notizia che durante un interrogatorio un ispettore ha ferito a morte un ragazzo di sedici anni, i giovani della cintura parigina si svegliano in stato d’assedio.
Dopo una notte di guerriglia urbana con la polizia, scatenata dalla notizia che durante un interrogatorio un ispettore ha ferito a morte un ragazzo di sedici anni, i giovani della cintura parigina si svegliano in stato d’assedio.
In una terra africana caotica e fantasmagorica, tra stereotipi e crisi dei valori tradizionali (familiari, sessuali, identitari), il film intreccia le vite di quattro personaggi a loro modo posseduti ed esclusi dalla società.
Il paesaggio, protagonista del film, è quello, magnifico, della valle di Oldedaden, nel Sud-Ovest della Norvegia. Nello specifico, del suo più grande ghiacciaio, il Jostedalsbreen.
Sylvie è una madre single con due figli da accudire. Un giorno mentre la madre è al lavoro cercando di mantenere la famiglia, il più piccolo si fa male e finisce in ospedale. I servizi sociali lo allontanano da casa per mandarlo in un istituto, e a Sylvie non resta che intraprendere una battaglia nel tentativo di riavere a casa suo figlio.
Il film racconta arte e vita del pittore dei sentimenti, il maestro del ‘600 che conquistò la gloria con il suo talento.